
LA RISURREZIONE
(Mt 27,62-28,15)
Vi offro questa scheda sulla risurrezione che ho rielaborato da un libro di Maggioni. Vi sono i temi e le prospettive più interessanti di questo grande evento della nostra fede
Il Tema della risurrezione è presente dovunque, in una grande varietà di forme: predicazione, catechesi, liturgia, racconti.
E’ a partire dalla risurrezione che la Chiesa comprende il Cristo e se stessa. I racconti evangelici affermano, energicamente, la realtà e la concretezza, diciamo la storicità della Risurrezione.
Interessi degli Evangelisti:
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Un interesse apologetico (la risurrezione è un fatto reale) e
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un interesse teologico (la risurrezione è un fatto di salvezza per noi).
Originalità di Matteo: organizza i ricordi attorno a tre episodi molto semplici:
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la visita delle donne al sepolcro,
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l’apparizione di Gesù alle donne,
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l’invio dei discepoli in missione.
Matteo mette in luce la realtà della risurrezione e insieme mostra come il rifiuto di Gesù – da parte delle autorità giudaiche – continua: un rifiuto lucido, in mala fede e che non disdegna la calunnia e la corruzione.
Matteo sottolinea soprattutto un fatto, e cioè che il Crocifisso è risorto. L’angelo non si limita ad affermare che il Cristo è risorto, ma attira l’attenzione sulla croce: la risurrezione è la vittoria della croce, ne svela il senso positivo e salvifico.
La via dell’amore percorsa con ostinazione da Gesù non è dunque vana: contrariamente al giudizio degli uomini, essa è la via che porta alla vita e costruisce il mondo nuovo.
A documentare la risurrezione non ci sono soltanto il sepolcro vuoto e le parole dell’angelo.
C’è l’incontro con lo stesso Signore. Le donne si stringono attorno a Gesù, e i loro gesti esprimono affetto gioioso, venerazione e preghiera. Ma Gesù le invia ai discepoli. L’incontro con il Risorto diviene testimonianza e missione.
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